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pensieri

Auguri Woody

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Probabilmente se ti avessi fatto gli auguri di persona avresti questa faccia, tra l’infastidito perché a te i compleanni mettono ansia (almeno così dicono) e lo schifato perché perdo tempo con queste stronzate mentre tu stai combattendo col fatto che hai già 83 anni, che siamo già a Dicembre e che nelle sale non c’è traccia del tuo ultimo film (che, ricordiamolo, è pronto ma non ancora rilasciato perché Amazon ha paura di perdere la faccia dopo lo scandalo Weinstein…anche qui, almeno così dicono! ). Io però gli auguri te li faccio lo stesso perché sono convinto che tu abbia subìto un’ingiustizia, perché mi manca il TUO cinema e perché se è vero che nello showbiz la popolarità fa dimenticare anche i peggiori crimini allora voglio che almeno oggi il nome di Woody Allen si diffonda nel web e arrivi a quelle teste di imprenditori per far vedere che (almeno qui) qualcuno che aspetta i tuoi film c’è e ci sarà sempre. Auguri #WoodyAllen

pensieri

Gli occhi della realtà

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Prendo in prestito la vignetta di David Vela CerveraPicasso, Dalì y el huevo, per descrivere un concetto a me molto caro, ovvero quanto la lettura della realtà sia puramente una questione soggettiva. Continua a leggere “Gli occhi della realtà”

pensieri

La scintilla

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Ieri sera, leggendo il libro di YalomLa cura Schopenhauer“, mi sono imbattuto in uno stralcio di testo che, dopo aver tenuto la mia mente occupata per un bel po’, mi ha riportato alla “cartolina” scattata da un collega della SIPeP-SF (Società Italiana di Psicoanalisi e Psicoterapia – Sàndor Ferenczi), Maurizio Pinato. Continua a leggere “La scintilla”

pensieri, Recensione film

Un gruppo “glaciale”

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Ho deciso di condividere questo “spunto” di una mia amica e collega, Aurora Cabras. Aurora è psicologa specializzanda in psicoterapia a indirizzo analitico interpersonale e, nonostante continui a formarsi qui a Firenze, attualmente vive e lavora nella sua città natale, Olbia. Le riflessioni qui riportate partono da un lavoro svolto per un corso didattico (Psicoanalisi e creatività) e vogliono porre l’accento sul legame che c’è tra creatività e dinamiche di gruppo.

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gambling, pensieri

LA “POSIZIONE TRAGICA” NELLA SOCIETA’ ODIERNA: dalla prospettiva di Symington al giocatore d’azzardo

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Questo è un elaborato che ho presentato per un esame circa un anno e mezzo fa. L’intento era (ed è!) quello di analizzare e sostenere la teoria concepita in bozza da Neville Symington e poi sviluppata in essere da Sergio Caruso riguardo l’esistenza di una posizione tragica successiva alle Kleiniane posizioni schizoparanoide e depressiva. Tale posizione viene intesa come una modalità di relazione oggettuale che, se acquisita, fa sì che l’individuo si rassegni all’idea che ci sono cose che non possono essere spiegate, degli eventi che capitano indipendentemente da tutto e da tutti. Premessa per l’esistenza di questa posizione è la delineazione di uno spazio transizionale in cui l’individuo può “giocare” con i concetti luttuosi e privi di senso approcciandosi ad essi senza l’angoscia di annichilimento; uno spazio questo che nasce dalla delineazione della funziona paterna che Lacan definisce come Il Nome del Padre. Ciò premesso, questo lavoro si pone come obiettivo quello di andare a vedere il destino della suddetta posizione in una società in cui questo Padre sembrerebbe essere evaporato e di come, nel frattempo, si facciano largo posizioni animistiche estreme per far fronte a questa mancanza: è il caso delle credenze e delle distorsioni cognitive tipiche dei giocatori d’azzardo.

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Foto, pensieri

E il naufragar m’è dolce…

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Questa foto è stata scattata da Guido Giuliano, un insegnate classe ’59 originario di Amantea, sulla spiaggia di Punta Alice a Cirò Marina nel Crotonese. A prima vista lo scatto può sembrare una semplice istantanea di una barca abbandonata, ma quando ho visto questa foto per la prima volta qualcosa si è mosso dentro di me!

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Recensione film

Il Mangiafuoco del “The Place”

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Il nuovo film di Paolo Genovese è una pellicola a mio avviso molto complessa che presenta almeno due piani di lettura.

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pensieri

Donne: l’antidoto all’ISIS

https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/11/11/isis-se-ti-uccide-una-donna-non-vai-in-paradiso-cosi-le-cecchine-terrorizzano-i-jihadisti-reportage-su-fqmillenium/3969887/

Per come la vedo io, la nascita delle società e delle culture patriarcali (così come gran parte delle azioni messe in atto da esse) è stata causa diretta della paura che la forza generatrice della donna potesse annientare l’animale uomo. Leggendo questo articolo mi convinco sempre più che, nonostante sia passato molto tempo, questa teoria non è poi così infondata e mi stupisco di come ad oggi l’ancoraggio al principio di superiorità di genere che si cela dietro la sottomissione della donna possa portare addirittura al preferire di togliersi la vita piuttosto che essere ucciso da quest’ultima. Sia chiaro, ben venga che un esercito di miliziane basti a debellare una massa di individui che per mancanza di identità si affiliano a gruppi terroristici portando la morte in giro per il mondo, ma la cosa a mio avviso dovrebbe far riflettere!

Forse l’idea della rivoluzione culturale non è poi così sbagliata!

Foto, pensieri

Il piacere della lentezza

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“Perché è scomparso il piacere della lentezza? Dove mai sono finiti i perdigiorno di un tempo? Dove sono quegli eroi sfaccendati delle canzoni popolari, quei vagabondi che vanno a zonzo da un mulino all’altro e dormono sotto le stelle? Sono scomparsi insieme ai sentieri tra i campi, insieme ai prati e alle radure, insieme alla natura? Un proverbio ceco definisce il loro placido ozio con una metafora: essi contemplano le finestre del buon Dio. Chi contempla le finestre del buon Dio non si annoia; è felice”.
(Milan Kundera – “La lentezza”)