etnopsichiatria

Tradizione culinaria: tra integrazioni e integralismo

Il cibo è spesso luogo di incontro e di sviluppo tra culture, basti pensare a come la nostra cucina italiana sia migliorata esponenzialmente dopo essere entrata in contatto con prodotti d’oltreconfine come il pomodoro, l’olio, le patate o la pasta.

Tuttavia, spesso ci dimentichiamo di questo vantaggio e, per timore di intaccare la nostra integrità identitaria, ci barrichiamo dietro il concetto di tradizione rifiutando il nuovo e creando stereotipi e pregiudizi su di esso.

Eppure, se da una parte ci fa comodo vedere il kebab, la pizza o il sushi come degli elementi capaci di condensare i tratti specifici della cultura a cui fanno riferimento, dall’altra è bene dirsi che se dovessimo restringere la nostra alimentazione ai soli prodotti della tradizione finiremmo per incappare in non pochi problemi di salute.

A questo punto la domanda sorge spontanea: cosa si intende per tradizione culinaria e come possiamo evitare di farla diventare l’ennesimo strumento per la creazione di pregiudizi e integralismi?

È quello che cercherò di scoprire in questa nuova live di Etnopsi, e lo farò insieme a tre ospiti d’eccezione, Claudia Penzavecchia (Dietista e Divulgatrice scientifica) e i due autori del libro “La cucina italiana non esiste. Bugie e falsi miti sui prodotti e i piatti cosiddetti tipici”, Alberto Grandi (Professore associato di Storia del cibo all’Università di Parma) e Daniele Soffiati (Co-conduttore del podcast “DOI – Denominazione di origine Inventata”).

etnopsichiatria

Ayahuasca: Droga allucinogena o strumento culturale?

L’ayahuasca è un decotto naturale famoso per le sue proprietà psichedeliche e, nella cultura di molte popolazioni amazzoniche, si configura come un potentissimo strumento spirituale utilizzato con finalità terapeutiche e introspettive.
Negli ultimi anni, però, l’assunzione del decotto è diventata una moda tra i viaggiatori europei e statunitensi e questo ha generato non solo un incremento del turismo di massa nelle regioni amazzoniche, ma anche la trasformazione della bevanda nell’ennesima droga dello sballo, in un mero oggetto economico e ricreativo svuotato di qualsiasi valore culturale.
L’ayahuasca, però, è qualcosa di molto più complesso in quanto mixa tra loro elementi psicologici, naturali, spirituali, medici, sociali e culturali.
Proprio per questo, nel nuovo video di Etnopsi ho deciso di approfondire l’argomento, ponendo un’attenzione particolare proprio sull’importanza culturale e sociale che l’ayahuasca riveste nelle popolazioni amazzoniche e non.

etnopsichiatria

La strega: essere demoniaco, personaggio del folklore o donna indipendente?

Leggendo la parola “STREGA” sono quasi certo che nella vostra mente apparirà una donna, probabilmente in stile Befana, a cavallo di una scopa e pronta a lanciare il suo maleficio su qualche malcapitato. Ci sta! Anche perché è questa l’immagine che molto spesso ci regalano le storie, i film, i cartoni animati o il folklore popolare.

Eppure, ad uno sguardo più attento, si vede come la figura della strega abbia subito nel corso dei secoli un’evoluzione che l’ha resa una sorta di personaggio mitologico. Da donna forte, indipendente e libera – che era erborista, levatrice e guaritrice – è diventata l’incarnazione del demonio, l’oggetto per eccellenza che tenta e fa peccare, terminando poi la sua lenta evoluzione con la trasformazione nella Janara di folkloristica memoria.

Tante facce di un unico personaggio che però racconta tanto di chi siamo stati e di chi siamo oggi. Dunque, chi erano e chi sono oggi le streghe?

È quello che ho cercato di capire nelle due live a tema di Etnopsi, quella con Lucia Graziano (archivista ecclesiastica, scrittrice e divulgatrice) e Valentina Cardone (scrittrice, divulgatrice e fondatrice della congrega “Stregonia Coven”).

etnopsichiatria

Occupare: dal bisogno alla riappropriazione

L’occupazione abusiva di un immobile è un fenomeno sociale di cui si parla poco e male.

Spesso, infatti, viene presentato solo nella sua accezione aggressiva e incurante della legge, senza però tener conto del panorama individuale, sociale e culturale che fa da sfondo a tale comportamento.

A questo proposito, il libro “Riprendersi la vita” di Osvaldo Costantini fa un passo avanti ponendosi come un vero e proprio studio antropologico ed etnografico sui meccanismi che stanno alla base dell’atto occupativo e delle dinamiche che si sviluppano all’interno di un immobile occupato.

Ho chiesto, quindi, a Osvaldo di confrontarci in una live nella quale non solo parleremo del suo libro ma avremo modo di approfondire vari temi come quello del diritto all’abitare.

etnopsichiatria

Piero Coppo: un mediatore al confine tra le culture

Piero Coppo è stato uno dei protagonisti indiscussi nello sviluppo e nella diffusione del pensiero e del saper-fare etnopsichiatrico in Italia.

I suoi libri sono una sorta di atlante dell’etnopsichiatria e grazie alla sua capacità di leggere e comprendere le diverse culture con le quali è venuto a contatto ci ha lasciato in eredità un grande bagaglio da elaborare e far evolvere.

A pochi anni dalla sua scomparsa ho cercato di cogliere il fulcro di questo enorme contributo etnopsichiatrico, con un po’ di rammarico per non aver avuto occasione di conoscerlo personalmente!

Informazioni

Università: lascio o resto?

Le statistiche ci mostrano come nell’ultimo decennio sempre più studenti hanno abbandonato il percorso di studi universitari: dal 6,3% del 2011/2012 siamo passati al 7,3% del 2021/2022.

Questo è un dato allarmante perché l’università non è solo un mero luogo di apprendimento o un trampolino per il mondo del lavoro, ma è soprattutto un luogo che permette al singolo studente di confrontarsi con gli altri, con i propri limiti, le proprie aspirazioni e i propri modelli interni. Insomma, è un luogo dove la personalità dell’individuo si modella e si delinea.

Dunque, come viene intesa ad oggi l’università, quali sono e come affrontare gli ostacoli che impediscono agli studenti di proseguire nel loro percorso di formazione?

È quello che proveremo a capire insieme nella nuova puntata di PsicoPsycho

Informazioni

Animali e benessere psicologico: che ruolo hanno gli animali nella nostra vita?

Secondo il Rapporto Eurispes 2022 e quello Assalco-Zoomark 2022 a vivere con un animale in casa sarebbero quasi 4 italiani su 10.

Sebbene sia dimostrato che la presenza di un animale da compagnia contribuisca al benessere generale della persona che lo possiede, le ricerche in ambito della “pet therapy” ci mostrano anche che la presenza di un animale risulta utile anche nello sviluppo di abilità sociali nei bambini e nella riabilitazione di persone affette da varie patologie.

Ma come è possibile tutto questo e, soprattutto, basta davvero possedere un animale per vivere meglio? È quello che proveremo a capire insieme nella nuova puntata di PsicoPsycho

Cambiamento, etnopsichiatria

Ricerca e Salvataggio in mare: una panoramica sul mondo delle ONG

Da anni si discute del ruolo che le ONG svolgono nella dinamica dei flussi migratori.

C’è chi le vede come i “taxi del mare”, chi come un aiuto concreto alla Guardia Costiera e chi, invece, non si è ancora fatto un’idea rispetto al loro operato e si limita a vederle come un passaggio obbligato nell’iter dei flussi migratori.

Ma cosa sono queste ONG? Come avvengono le operazioni di Ricerca e Soccorso in mare? Chi sono davvero le persone che decidono di imbarcarsi e fare i conti con regolamentazioni nazionali e internazionali pur di salvare delle vite umane?

Ho provato a chiarire questi e altri dubbi grazie all’aiuto di Valeria Taurino, Direttrice Generale di SOS Mediterranee Italia e da anni impegnata nell’ambito dei diritti umani.

Cambiamento, etnopsichiatria

Migranti ambientali: gli effetti della crisi climatica sulle migrazioni

Quando si pensa alle cause delle migrazioni il pensiero va automaticamente a conflitti, faide tra clan, povertà e persecuzioni. Negli ultimi anni, però, sempre più persone si vedono costrette a fuggire dai propri territori per un altro motivo, e cioè a causa di criticità ambientali.

Seppure non esista ancora un riconoscimento giuridico per queste persone, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa riferimento a loro come “migranti ambientali”. In questa definizione sono comprese tutte quelle persone che si vedono costrette a lasciare la propria terra d’origine a causa di cambiamenti improvvisi o progressivi delle condizioni ambientai che rendono impossibili le normali attività sociali, lavorative e di sostentamento.

È evidente, quindi, che la crisi climatica che stiamo attraversando ci sta mettendo di fronte ad un fenomeno sociale e culturale molto impattante, un fenomeno che ha (e che avrà sempre di più) un effetto diretto sulle nostre politiche sociali in tema di integrazione e non solo.

Parlerò di questo e molto altro con Andrea Grieco, divulgatore e consulente ambientale che ormai da anni si occupa di sostenibilità e conseguenze del cambiamento climatico.