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Futuro in Arbëria: cosa ci raccontano gli Arbëreshë?

Alla fine del 1400 una forte ondata migratoria ha condotto parte della popolazione albanese in Italia dando origine a quella che oggi prende il nome di Arbëria.

Ma chi sono gli Arbëreshë e cosa possono raccontarci di noi e dei processi socio-culturali?

È quello che ho provato a raccontare nel nuovo video di Etnopsi grazie anche all’aiuto di Lorenzo Fortunati e del suo libro “Futuro in Arbëria: visioni di donne”.

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La strega: essere demoniaco, personaggio del folklore o donna indipendente?

Leggendo la parola “STREGA” sono quasi certo che nella vostra mente apparirà una donna, probabilmente in stile Befana, a cavallo di una scopa e pronta a lanciare il suo maleficio su qualche malcapitato. Ci sta! Anche perché è questa l’immagine che molto spesso ci regalano le storie, i film, i cartoni animati o il folklore popolare.

Eppure, ad uno sguardo più attento, si vede come la figura della strega abbia subito nel corso dei secoli un’evoluzione che l’ha resa una sorta di personaggio mitologico. Da donna forte, indipendente e libera – che era erborista, levatrice e guaritrice – è diventata l’incarnazione del demonio, l’oggetto per eccellenza che tenta e fa peccare, terminando poi la sua lenta evoluzione con la trasformazione nella Janara di folkloristica memoria.

Tante facce di un unico personaggio che però racconta tanto di chi siamo stati e di chi siamo oggi. Dunque, chi erano e chi sono oggi le streghe?

È quello che ho cercato di capire nelle due live a tema di Etnopsi, quella con Lucia Graziano (archivista ecclesiastica, scrittrice e divulgatrice) e Valentina Cardone (scrittrice, divulgatrice e fondatrice della congrega “Stregonia Coven”).

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Autoconsapevolezza e ragionamento critico grazie allo Storytelling

Lo storytelling è l’arte di raccontare storie, di costruire una rete narrativa capace sia di rafforzare la componente autobiografica di chi racconta, sia di catturare lo spettatore stimolandone pensieri, azioni ed emozioni.

Questa particolare forma narrativa non ha però solo un valore autobiografico o didattico, ma può essere utilizzata anche per raccontare ed accrescere il valore di un’azienda, un’ideologia e finanche una linea politica.

In sé, quindi, lo storytelling può diventare uno strumento che può tornarci molto utile per la nostra crescita personale e per questo ho deciso di approfondire l’argomento nella nuova puntata di MOMENTI facendo due chiacchiere con “Yreak”, un giovane creator che racconta le sue storie fatte di viaggi, avventure e interessi attraverso video e contenuti online che carica e diffonde sui suoi social.

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La panacea di ogni fanatismo: il Debate

Il Debate è una metodologia didattica che affonda le radici nella disputatio medievale, un sistema di insegnamento che simula un processo nel quale i protagonisti del dibattito avevano il compito di mettere in discussione alcuni temi di attualità scelti dal magister.

Con il Debate questa tradizione si rinnova diventando una specie di gioco attraverso il quale gli studenti possono non solo acquisire competenze trasversali quali il cooperative learning e la peer education, ma anche allenare il proprio ragionamento critico attraverso la ricerca attenta delle fonti e sviluppare competenze di public speking e di educazione all’ascolto.

Nella nuova puntata di MOMENTI ho parlato di questo ed alto con Nancy di Nardo, docente di Storia e Filosofia presso il Liceo Linguistico “De Titta-Fermi” di Lanciano nonché coach di Debate.