Negli ultimi anni c’è un argomento che primeggia in gran parte delle discussioni sul web, nei telegiornali e perfino nei piccoli bar di paese: l’intelligenza artificiale.
C’è chi la vede come una risorsa, una sorta di acceleratore di processi noiosi e “sprecatempo”, e chi come una minaccia, un qualcosa che farà pian piano perdere posti di lavoro o che minerà la nostra capacità di relazionarci gli uni con gli altri.
Se è vero, infatti, che i modelli operativi dell’intelligenza artificiale tendono a dare ottimi risultati in vari ambiti (dalla semplice produzione di testi e immagini fino alla creazione di chatbot e assistenti virtuali), è altrettanto vero che essere in grado di elaborare una grande mole di informazioni non vuol dire esserne consapevoli ed elaborarle sotto forma di produzioni senzienti.
Che cos’è, quindi, questa intelligenza artificiale e che impatto ha sulla psicologia di ognuno di noi?
É quello che andremo ad approfondire nella nuova puntata di PsicoPsycho insieme a due ospiti d’eccezione, Chiara Cilardo (Psicoterapeuta e autrice della rubrica di Psicologia Digitale sulla rivista “State of Mind”) e Francesco di Muro (Psicologo; da anni lavora facendo dialogare psicologia, neuroscienze e tecnologie digitali).
Tag: intelligenza artificiale
Quanto ci è utile l’intelligenza artificiale?
Argomento spesso controverso quello dell’intelligenza artificiale: c’è chi la vede come un pericolo perché “fa perdere posti di lavoro” e incita alla pigrizia, e chi invece la vede come una risorsa in grado di migliorare la vita di molte persone.
Ho voluto quindi vederci chiaro e nella nuova puntata di MOMENTI ho chiesto a Nabil di raccontarmi qualcosa in più rispetto alla sua grande passione proprio per l’intelligenza artificiale ma soprattutto a come sia riuscito a trasformarla in qualcosa di utile per le aziende e i rispettivi clienti.
Nabil, infatti, ha fondato la sua azienda all’età di soli 21 anni e, assecondando il suo spirito di curiosità e la voglia di approfondire le sue conoscenze, l’ha fatta crescere al punto tale che ad oggi conta ben 10 dipendenti.
