Richard Nisbett è uno psicologo sociale che nel suo libro “The geography of thought” (Tr. Italiana: “Il Tao e Aristotele“) ci racconta alcuni degli esperimenti transculturali da lui condotti allo scopo di provare l’esistenza di differenze nel modo di approcciarsi alle cose tra persone “occidentali” e “orientali”.
In uno degli esperimenti, Nisbett e il suo collega Takahiko Masusda hanno mostrato a persone di diverse culture due immagini simili a quelle che trovate in alto e che ho estrapolato dal video “Psicologia transculturale – Orientali e Occidentali pensano nello stesso modo?” del canale YouTube di “Filosofia Facile”.
Hanno poi rivolto a queste persone la seguente domanda: la persona al centro è felice?
L’analisi delle risposte ha mostrato come le persone di “cultura occidentale” (Americani, Inglesi e Canadesi) consideravano felice la persona in entrambe le immagini mentre quelle provenienti da un contesto culturale “orientale” (Cinesi, Giapponesi, Coreani) rintracciavano la felicità solo nella persona della prima immagine.
Dallo studio risulterebbe quindi come gli “occidentali” tendano a concentrarsi molto di più sulla specificità dei fenomeni tralasciandone cause e effetti, mentre gli “orientali” non sarebbero in grado di valutare il fenomeno senza prenderne in considerazione anche il contesto che gli sta intorno.
Questo ci dimostra come nell’approccio transculturale risulta indispensabile tener conto di differenze come quelle evidenziate da Nisbett per riuscire a comprendere ed entrare in contatto in maniera efficace con l’Altro diverso da noi.