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Tradizione culinaria: tra integrazioni e integralismo

Il cibo è spesso luogo di incontro e di sviluppo tra culture, basti pensare a come la nostra cucina italiana sia migliorata esponenzialmente dopo essere entrata in contatto con prodotti d’oltreconfine come il pomodoro, l’olio, le patate o la pasta.

Tuttavia, spesso ci dimentichiamo di questo vantaggio e, per timore di intaccare la nostra integrità identitaria, ci barrichiamo dietro il concetto di tradizione rifiutando il nuovo e creando stereotipi e pregiudizi su di esso.

Eppure, se da una parte ci fa comodo vedere il kebab, la pizza o il sushi come degli elementi capaci di condensare i tratti specifici della cultura a cui fanno riferimento, dall’altra è bene dirsi che se dovessimo restringere la nostra alimentazione ai soli prodotti della tradizione finiremmo per incappare in non pochi problemi di salute.

A questo punto la domanda sorge spontanea: cosa si intende per tradizione culinaria e come possiamo evitare di farla diventare l’ennesimo strumento per la creazione di pregiudizi e integralismi?

È quello che cercherò di scoprire in questa nuova live di Etnopsi, e lo farò insieme a tre ospiti d’eccezione, Claudia Penzavecchia (Dietista e Divulgatrice scientifica) e i due autori del libro “La cucina italiana non esiste. Bugie e falsi miti sui prodotti e i piatti cosiddetti tipici”, Alberto Grandi (Professore associato di Storia del cibo all’Università di Parma) e Daniele Soffiati (Co-conduttore del podcast “DOI – Denominazione di origine Inventata”).

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La superstizione: non è vero, ma ci credo!

“Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male” diceva il buon Eduardo De Filippo ed effettivamente se guardiamo alle statistiche pare che ben il 40% della popolazione italiana riferisca di essere scaramantico.

La superstizione, però, non è qualcosa che appartiene solo al Belpaese. Infatti, a guardar bene, risulta quasi essere parte integrante e funzionale della natura umana tout court: ci accompagna sin dai tempi più remoti.

Dagli amuleti dell’antico Egitto ai riti scaramantici dei giocatori prima di entrare in campo (passando per oroscopo, gatti neri e specchi rotti) nel nuovo video di Etnopsi ho deciso di andare a fondo della questione per capire bene la funzione e l’evoluzione della superstizione e come questa riesca a influenzare la nostra quotidianità.

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L’acchiappasogni: folklore o strumento terapeutico?

L’acchiappasogni è un oggetto protettore originario della tribù degli Ojibway ed è costituito da un cerchio di legno adornato con piume e perline.

Dalla maggior parte delle persone viene visto come un mero elemento d’arredo etnico ma per molti indiani nativi americani è ancora uno strumento protettivo e terapeutico molto efficace.

Tra storia e leggenda, in questo nuovo video di Etnopsi ho approfondito il valore che l’acchiappasogni porta con sé e ho fatto il punto su come possa tornare utile nella pratica etnoclinica.