Come avrete intuito mi piace dar voce anche ai “momenti” dei miei amici e, proprio per questo, voglio proporvi oggi un pensiero di Luciana. Laureatasi in “Psicologia Clinica e della Salute” all’Università di Chieti, “Luly” (come lei stessa si firma) attualmente collabora con l’ASPIC di Pescara – associazione in cui ha frequentato il master in “Counseling e Coaching Psicologico” – nell’area dell’affettività.
Come un pescatore che attende la sua preda e nell’attesa chiude gli occhi e ascolta il suono del mare… io sto lì, mi sento una pescatrice, ho appeso all’amo la Speranza di trovarmi e l’ho lanciato giù in fondo! Ho trovato, si ho trovato, perchè lì in fondo non c’è un sentiero, lì appoggi le mani e tra le mani hai ciò che vorresti, lì non servono nemmeno i chiodini, lì basta sfiorare e una macchia “diviene”. Ho trovato la mia anima, era adagiata sopra un relitto arenato, toccavo, ho toccato il graffi, ho sentito il sangue e di sangue mi sono sporcata! Che piacere quel rosso, sì è infiammato… anche lui è divenuto… FUOCO, un fuoco in mezzo all’oceano, ho toccato ancora… acqua, lacrime…piacere…. lì appoggi le mani ed è come accarezzare il tuo riflesso allo specchio, uno specchio spezzettato come la luna nel lago! E che bello inventare il mancante … e quanti pezzi spezzettati in attesa di divenire… Luly…
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Luciana Casarin – lucianacasarin86@gmail.com